Sebbene gli ESG siano entrati nella scena mondiale all'inizio degli anni 2000, l'interesse verso questi argomenti sembra essere esploso a seguito della pandemia COVID-19 e nel mezzo della crisi climatica. Negli ultimi anni, le principali agenzie governative e gli organi di controllo hanno lanciato ambiziosi programmi legislativi e di definizione di standard che collocano i fattori ed i rischi ESG al centro della regolamentazione dei servizi finanziari e dei requisiti di informativa societaria. Il nuovo concetto di "doppia materialità", giusto per fare un esempio, estende gli obblighi di informativa aziendale oltre la performance finanziaria di un'azienda per includere quei fattori ESG che influiscono sulle economie, sulle persone e sul pianeta.  

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In questo contesto, tuttavia, emerge come questa vera e propria rivoluzione necessiti di considerare in modo più significativo la governance. 

Alla conferenza annuale del World Economic Annual Forum a Davos, tenutasi a maggio 2022, la Partnering Against Corruption Initiative (PACI) ha acceso le luci proprio su questo aspetto, evidenziando l'importanza di investire responsabilmente nella condotta d’impresa, ed in particolare sulla sua integrità. Una società o un fondo di investimento non può essere considerato "sostenibile" se l'integrità aziendale viene lasciata ai margini dei criteri di certificazione e delle priorità di rendicontazione.

Oltre ad essere un terzo dell'equazione ESG, infatti, la governance sostenibile dovrebbe essere intesa come un prerequisito per raggiungere l'intero spettro degli obiettivi ambientali e sociali. Dietro ogni violazione degli impegni sostenibili di un'azienda spesso si nasconde una governance aziendale inefficace, magari caratterizzata da pratiche anticorruzione inadeguate, attività di lobbying contraddittorie, supervisione inefficace del consiglio di amministrazione o una cattiva leadership. Al contrario, curare questioni come la trasparenza e l’etica, portare avanti la lotta alla corruzione o incrementare il coinvolgimento degli stakeholder, sono elementi fondamentali per creare fiducia e mantenere una licenza sociale per operare.

Ecco allora che, oltre agli investitori e agli enti di definizione degli standard, anche le imprese dovrebbero puntare maggiormente l’attenzione sullo sviluppo, il rafforzamento e la rendicontazione di questo aspetto, nonché sull’equilibrio dei rischi e delle opportunità materiali relativi al fattore G rispetto ai E e S.

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