Sostenibilità
30/05/2022 - 08:06
Le Società Benefit sono normali aziende che tuttavia decidono di perseguire obiettivi di sostenibilità, apportando con le proprie attività impatti positivi sulle persone e sull’ambiente. Istituite in Italia per mezzo della legge 208/2015 - la cosiddetta Legge di Stabilità del 2016 - a differenza delle B-Corp, per costituire una Benefit Corporation non è necessaria alcuna certificazione, ma è sufficiente integrare nel proprio statuto un esplicito riferimento al valore comune che si intende perseguire. Questo obbligo legislativo nasce con lo scopo di evitare che l’impegno assunto venga trascurato nel tempo e, al contempo, per permettere al management dell’organizzazione di orientare il piano strategico verso il raggiungimento della propria mission sociale.
In particolare, in Italia - primo Paese europeo a offrire una disciplina dedicata - è richiesto di indicare nello statuto un Beneficio Comune Specifico e non solo uno generico.
Ma cosa si intende per “specifiche finalità di beneficio comune”?
Individuati liberamente dalla Società Benefit in considerazione della propria attività economica, del contesto in cui opera e degli stakeholder di riferimento, obiettivi di benefici comuni possono essere:
L’obbligo di trasparenza e rendicontazione
Per assicurare una gestione chiara e trasparente dell’attività svolta per la realizzazione del beneficio comune e degli altri obiettivi indicati, la normativa stabilisce anche che le Società Benefit redigano annualmente – allegandolo al bilancio societario e pubblicandolo sul sito web dell’organizzazione, se presente – un report che contenga:
• la descrizione dei propri obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuate per il perseguimento delle finalità di beneficio comune, dei risultati ottenuti e delle eventuali circostanze che che lo hanno impedito o rallentato,
• la valutazione dell’impatto generato, tramite l’applicazione di uno standard di valutazione esterno,
• i nuovi obiettivi da perseguire nell’esercizio successivo.
La valutazione dell’impatto deve essere realizzata utilizzando uno standard di valutazione esterno che sia: esauriente, credibile, chiaro e promosso da un soggetto terzo.
E’ importante sottolineare che la scelta di suddetto standard, le modalità e il livello di dettaglio della rendicontazione vengono demandate in maniera libera e non regolamentata alle singole società. Una dinamica che tuttavia può portare a conseguenze negative in termini in termini di comprensione, comparabilità dei dati, accessibilità e disponibilità delle informazioni. Se diventare una società benefit significa fare una scelta economica ed imprenditoriale basata sulla definizione degli obiettivi e sulla comunicazione del loro raggiungimento, allora rendicontare in maniera comprensibile e trasparente diventa fondamentale.
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